Avere un sito web?
2 Maggio 2018Advertising gratis
30 Ottobre 2018Avete mai cercato il vostro nome su Google?
Poche righe per descrivere i vantaggi dell’essere reperibili sul motore di ricerca di maggior utilizzo al mondo.
Chiunque tu sia, o qualunque lavoro tu svolga, devi prendere la consapevolezza che oltre al tuo “essere” nella vita reale, esiste una tua versione digitale, disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e accessibile da un qualsiasi dispositivo connesso in Rete. Questa tua identità ha una valenza nettamente superiore ad un qualsiasi biglietto da visita, che possibilmente hai progettato con tanta fatica, scegliendo il layout giusto ed il colore più accattivante. Superiore anche al tuo sito web, al più curato dei portfolio.
In questo articolo si parla di Personal Branding, ovvero “considerarsi come un brand e gestirne la comunicazione e la promozione attraverso una serie di attività e strategie atte a generare un vantaggio per la nostra azienda. Cioè noi stessi! ”
Per intenderci
Poniamo il caso che tu sia alla ricerca di un lavoro ed invii il tuo curriculum perfetto all’azienda che ritieni faccia al caso tuo. Hai studiato a fondo tutti gli aspetti del tuo possibile futuro lavoro e ritieni di essere perfetto per quella mansione: insomma non possono non assumerti, il posto è tuo!
Il tuo curriculum viene ricevuto dall’ufficio del personale e ne sono estremamente entusiasti. Qualcuno però, all’interno dell’azienda, propone di cercare qualche informazione supplementare su di te in Rete… Noooooooooooo! Vecchie foto in cui partecipi ad una gara di rutti oppure qualche articolo che parla di quando hai partecipato a Miss Maglietta Bagnata al festival di Pozzuoli tanto tempo fa… Oppure la tua immagine di copertina di Facebook con il tuo bel gattino in primo piano!
Ormai esistono agenzie che si occupano proprio di ricercare figure personali per determinate posizioni di lavoro. Oltre ad analizzare che le tue caratteristiche siano in linea con il profilo richiesto dall’azienda committente, si occupano anche di valutare una serie di altri aspetti tra i quali l’analisi della tua identità digitale e il tuo modo di agire online. Detto questo, sei già andato a cercare il tuo nome su Google?
Gli scenari
La ricerca di lavoro è solo un esempio. Supponiamo che sei un web designer, uno sviluppatore web o altro e ti proponi ad un nuovo cliente con tutto davvero in ordine: curriculum perfetto, esperto in diverse discipline e con il sito web perfettamente in ordine e aggiornato… Ma se si facessero una ricerca online cosa potrebbero trovare? Ecco alcune possibilità:
1. L’assente: facendo una ricerca non si riesce a trovare nulla se non a pagina 25 di Google (praticamente come non esistere…). “Com’è possibile che non ci sia nulla online se dici di aver scritto per qualla webzine?”, oppure “Non ci sono siti che parlano dei tuoi lavori?”, e anche “Non hai un account Facebook?”. Questi potrebbero essere degli interrogativi ai quali potresti essere sottoposto. Certo la propria voglia di privacy potrebbe essere una risposta, ma se ti stai presentando come esperto di economia digitale o web designer non è una possibilità molto credibile.
2. “Non ci avevo pensato”: anche se sporadicamente si riuscisse a trovare qualcosa online di se, le informazioni sul proprio lavoro dovrebbero essere nettamente presenti per non lasciare intendere che il nostro sia un lavoro saltuario, la nostra attività online sia solo quella di un fruitore della Rete, e non di un protagonista e soprattutto scarso interesse nel mostrare il proprio lavoro.
3. Anni fa: a tutti capita di fare qualcosa di stupido o sconsiderato nella vita. Sono convinto che dai nostri errori si debba sicuramente imparare ma non occuparsi di “tracce” lasciate dalle nostre bravate significa certamente continuare a sbagliare, anche senza ricadere nei vecchi errori del passato. Un brutto commento, un video ridicolo, una petizione, insomma tutto quello che potrebbe arrecare imbarazzo in situazioni lavorative deve necessariamente essere gestito e utilizzato a proprio favore.
4. Quello non sono io! Questo è quello che capita quando un vostro omonimo che magari opera nel vostro stesso settore, sfuttando il vostro nome, scalzi la vostra identità pubblicando articoli di varia natura riuscendo a prendere piede al vostro posto. Quando insomma non ci resta altro da dire se non: “Non sono io!”.
5. Lavorarci: ci sono anche quelli che costruiscono la propria identità online con attenzione chirurgica. Quando qualcuno cercherà il loro nome online, non potranno che fare un figurone fornendo una prima impressione che farà la differenza.
Identità digitale efficace
Quando si parla di comunicazione, online marketing e social media non esiste ne esisterà mai la ricetta perfetta. Nessuno può avere la certezza assoluta che in questo settore ci siano delle operazioni sicure per ottenere visibilità o per raggiungere i propri obiettivi. Chi sostiene di essere sicuro in tal senso lo fa solo per vendere il proprio pacchetto di prodotti precostruito. Quello che questo articolo cerco di fare è dare qualche suggerimento.
1) La verità viene sempre a galla.
Per quanto molti siano convinti del contrario, il web non è un mondo a se ma lo specchio della realtà. Per quanto tu possa cercare di costruire un tuo alter ego, se non è esattamente come sei tu, la realtà prima o poi verrà alla luce. E ovviamente questo vale anche vita reale: non cercare di essere qualcun altro, perchè prima o poi la verità verrà a galla.
2) Cerca il tuo nome e cognome su Google.
Se sei iscritto ad un qualunque social network è molto probabile che tra i primi risultati ci sia proprio quello. Ci sono diversi metodi per rendere efficace un profilo e lavorarci ma non approfondiremo l’argomento in questo articolo. A più social sarai iscritto e maggiori possibilità avrai di popolare la tua ricerca Google con il tuo nome.
3) Link che riconducono a te.
La nostra vita per fortuna non è fatta solo da casa e lavoro ma anche da altre passioni o hobby, ed anche questi aspetti verranno fuori online. Quando si partecipa ad un qualunque progetto che abbia un risvolto digitale, fate in modo che vi siano riconosciuti dei credits. Molte webzine danno la possibilità di avere un proprio profilo online, molti siti e forum hanno un profilo pubblico con le informazioni dell’iscritto. Questi sono elementi che possono essere utilizzati per la costruzione della propria identità digitale.
4) Pulizia periodica.
Periodicamente, con le varie iscrizioni effettuate, lasciamo in giro i nostri dati. Sarebbe opportuno ogni tanto analizzare quali informazioni sono maggiormente in vista ed in che ambito sono visualizzate. Quelle che potrebbero danneggiare la tua immagine vanno modificate o cancellate (eliminando il proprio profilo e attendendo alcune settimane affinché Google ripulisca il proprio archivio, oppure contattando i webmaster per richiedere la cancellazione dei contenuti).
5) Sei una Webstar?
Se all’interno dei risultati di ricerchi trovi molto materiale su di te e vuoi lavorarci su per raffinare questi risultati è possibile contattare gli autori degli articoli e richiedere la modifica dei titoli o la cancellazione dei contenuti se non sono di tuo gradimento. Purtroppo peroò, è la pratica meno adatta per la costruzione della propria identità digitale: la libertà di pensiero ed espressione sono valori fondamentali. E’ chiaro che questo è un discorso generico, dove si vedono infranti i propri diritti e si sta subendo un danno è possibile e lecito procedere legalmente.
6) Registra un dominio con il tuo nome e cognome.
Il modo migliore per posizionare una parola chiave è acquistare il nome a dominio che la contiene per esteso. Se riesci a trovare disponibile il dominio nomecognome.it (o qualunque altra estensione disponibile) potrai utilizzarlo per inserire un elenco di link ai tuoi social network, pubblicare il tuo curriculum o portfolio ed essere certo di averlo, col tempo e un po’ di lavoro, come primo risultato nei motori di ricerca
7) Combatti te stesso.
Molte persona parlano di privacy e temono che le foto o le prove di momenti imbarazzanti vadano online…Se magari si evitasse di cacciarsi in situazioni sconvenienti probabilmente non si correrebbe il minimo rischio. Tuttavia in casi estremi o per necessità varie, è sempre possibile lavorare di fino per trovare una soluzione.
Conclusioni
Creare una identità digitale per sé stessi è un buon modo per aiutarvi nell’iniziare relazioni digitali online. In un mondo fatto di bit e chip il passaparola è ancora la miglior fonte di nuove opportunità per tutti ma se questo viene a mancare non bisogna lasciarsi sfuggire alcuna occasione per presentarsi al meglio. E voi? Avete già cercato il vostro nome su Google? Avete trovato qualcosa di interessante? Condividete la vostra esperienza con un commento!